L'asilo nel bosco 

18.07.2021

Dobbiamo educare i bambini agli alberi, a riconoscere i frutti, le piante da raccogliere e quelle da proteggere; ad annaffiare i fiori fragili e a sradicare le erbacce che si insidiano accanto ai tronchi che danno i frutti buoni.
Dobbiamo educare i bambini a contare, ma prima della tabellina del due o del nove, a contare su loro stessi, a contare sugli amici e sugli amori; a contare su di noi.

Dobbiamo educare i bambini alla noia e all'attesa; che la noia non è un nemico da abbattere ma un potenziale da ascoltare. Tutti i capolavori vengono preceduti da momenti di vuoto, momenti in cui decidiamo di pensarci, di affilarci, di raffinarci; la noia è l'arma che ci permette di fare la domanda più preziosa: "e adesso che faccio?". Non è da sottovalutare, è da approfondire.

Bisogna educare i bambini, ed "educare" viene da "educere" che significa "condurre fuori", accompagnarli fuori, nella vita che li aspetta. Non c'è bisogno di dire cosa devono o non devono fare; limitiamoci ad ascoltarli, che i bambini sanno a memoria le cose che noi abbiamo dimenticato.

E allora, dobbiamo lasciarci educare dai bambini.

- Gio Evan

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