Basta parlare di uomini. Oggi le protagoniste siamo noi.

"Non saremo mai unite finché saremo una invidiosa dell'altra, finché lotteremo per essere più figa di quella che si odia e se criticheremo costantemente le altre. Iniziamo a valorizzare le donne che ci circondano, a non giudicare e ad amarci tutte. Solo così saremo unite."
Nella giornata internazionale dei diritti della donna non parlerò di uomini, di quanto amore dovrebbero dimostrarci non solo durante questa giornata ma tutto l'anno e bla bla bla. Oggi ho intenzione di parlare solo di donne, perché sì, è vero che gli uomini hanno dei "doveri" nei confronti delle donne, ma nessuno parla mai dei "doveri", o comunque sia delle accortezze, che sarebbe bene che le donne avessero nei confronti di altre donne.
Noi donne siamo strane. Siamo le prime a rivendicare i nostri diritti, e non lo facciamo a nome nostro ma a nome di tutte le donne, e poi siamo le prime a farci la lotta tra di noi. Siamo competitive e gareggiamo per qualsiasi cosa: che si tratti di un voto in classe, di chi ha il ragazzo più bello, i vestiti più costosi, le unghie e i capelli più curati o il fisico migliore da sfoggiare in spiaggia... noi gareggiamo sempre. Ci mettiamo in competizione le une con le altre, costantemente. E questo non è amare. Non è amare le altre e non è neanche amare noi stesse, perché in questa gara continua, spesso, andiamo contro ciò che riteniamo più adatto a noi per raggiungere uno standard che ci è stato imposto. E tutto questo solo per stare al passo con le altre ragazze.
La valorizzazione femminile parte proprio da noi, non dagli uomini. Siamo noi le prime a non dover giudicare quelle che da qualche parte nel mondo lottano per gli stessi nostri diritti. Che tu sia bianca, nera, gialla o verde non importa. Come non importa se sfili su una passerella o guardandoti allo specchio piangi perché ti vergogni di come sei. Non importa se quando vai al ristorante ordini un'insalata o una pizza e non è importante se per uscire indossi un paio di jeans o un vestito corto. Abbiamo il diritto di fare quello che vogliamo e di comportarci come vogliamo. Perché fidatevi, un fischio di un uomo mentre passa in macchina e ti suona fa schifo, ma fa ancora più schifo quando una donna scredita a parole un'altra donna, che sia per l'abbigliamento, per il fisico o per i modi di fare.
Mancano proprio le basi per l'unione, la complicità e il rispetto verso le decisioni delle altre. Insomma, manca solidarietà femminile in un mondo in cui, per le lotte e i sacrifici che tante donne hanno dovuto affrontare, la solidarietà femminile dovrebbe essere infinita.
- Viola